Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, interviene rispetto al porto di Messina.
“Lunedì è stata una buona giornata in Sicilia, che ci ha consentito di fare il punto sullo stato di avanzamento di varie opere di cui beneficerà tutta l’isola.
Mi sembra utile, visto alcune polemiche non motivate, tornare a parlare del porto di Messina, che non è affatto secondo ad altri porti nell’azione di Governo e con cui continueranno il confronto e il dialogo.
Per quanto riguarda la Zes la sede portuale di Messina sarà sicuramente inclusa. Come Governo, col collega De Vincenti, abbiamo impostato un lavoro che prevede l’estensione della Zes alle Autorità di Sistema Portuale nel complesso. Messina e Gioia Tauro hanno pari dignità, e tra l’altro insieme costituiscono un sistema molto forte, quindi la Zes sarà estendibile anche al porto di Messina.
L’attenzione verso la sede portuale di Messina è alta, anche grazie al lavoro di collegamento costante con i parlamentari che sostengono il Governo. Il progetto di unione non è annessione di una sede ma creazione di una entità fortissima che sarebbe la prima in Italia per container e passeggeri. Molte Autorità Portuali stanno oggi accelerando sulla Unione perché ne stanno già sperimentando i vantaggi.
Ho incontrato durante la discussione sulla riforma per primi proprio gli operatori portuali di Messina perché mi rendo conto della importanza strategica per il Paese intero del porto dello stretto. Continueremo il confronto insieme nelle prossime settimane.
La sede portuale di Messina, per esempio, ha avuto la concessione, unico caso con Salerno, della proroga dell’autonomia rispetto all’accorpamento con Gioia Tauro, per valutare meglio questo passaggio.
Inoltre abbiamo lavorato con la Regione costantemente, per oltre un anno come Ministero e con le istituzioni della città per sbloccare il porto di Tremestieri, che finalmente parte dopo anni di attesa.
Sempre pensando alla connessione con Messina, sono state ordinate con Fs due nuove navi per potenziare i collegamenti dello Stretto.
Non ci sono per noi figli di un dio minore, e Messina è al pari delle altri sedi portuali con cui continuare a ragionare per lavorare in modo cooperativo”.